Equilibriodonzia
M.E.A.(Medical Equilibrium Active)
L'equilibriodonzia, nasce dall’esigenza di riarmonizzare funzionalmente la bocca con il resto del corpo. È da tempo che un numero sempre crescente di odontoiatri, alla fine dei trattamenti ortodontici, si pone il problema delle recidive e contemporanea comparsa di sintomatologie dolorose dell’articolazione temporo-mandibolare e della colonna vertebrale.
Anche se non ancora scientificamente dimostrato, é evidente che i dolori posturali sono in crescente aumento e questo probabilmente é anche dovuto ad un uso massiccio degli apparecchi fissi e successive contenzioni (retainer o mascherine trasparenti notturne). É necessario quindi ampliare i propri orizzonti e cercare risposte in altre discipline creando una collaborazione “trasversale” tra professionisti con diverse competenze. Quest’apertura alla collaborazione da parte degli odontoiatri, con osteopati e logopedisti ha permesso di approfondire l'equilibriodonzia. L’osteopata: per la visione globale del corpo, ed il logopedista: per la conoscenza specifica dell’attività miofunzionale della deglutizione e della lingua.
Per ottenere il miglior risultato terapeutico possibile, è stato creato uno specifico apparecchio di riequilibrio occlusale chiamato M.E.A.(Medical Equilibrium Active), rispettoso della fisiologia, della biomeccanica cranio-sacrale e della dinamica occlusale. Questo metodo, si pone dunque l'obiettivo di creare equilibrio, armonia, benessere partendo dall'equilibrio della bocca. L'equlibratore, utilizzato esclusivamente dagli odontoiatri, é un apparecchio morbido, che ha la funzione di equilibrare la bocca. In seguito a una serie di modifiche suggerite anche dagli osteopati, nel arco di un paio d'anni, questo dispositivo ha la capacità di creare bocche sane, piacevoli e sopratutto equilibrate.
Una bocca in equilibrio é sinonimo di una persona in equilibrio, con se stessa, nelle relazioni sociali e nel mondo che la circonda. Abituare la lingua a stare sul palato e favorire la respirazione nasale, sono due capisaldi di questo metodo. Il resto sono conseguenze. Questa metodo é quindi una valida alternativa all'utilizzo di apparecchi fissi e permette all'odontoiatra di non dover più estrarre premolari sani, in quanto lo spazio mancante viene creato naturalmente dalla lingua.
Questo metodo può essere applicato a tutte le età, anche se i risultati più veloci e spettacolari si osservano nei bambini. La stabilità occlusale che si raggiunge con questo metodo é quasi assoluta, in quanto i denti non sono stati trazionati da nessuna forza, ma spostati dolcemente da forze naturali. La recidiva é pressoché nulla e quindi i risultati che si ottengono accompagneranno il paziente per tutta la vita. A livello pratico il paziente dovrà recarsi una volta ogni 2-3 mesi dall'odontoiatra per controllare il lavoro dell'equilibratore, dall'osteopata per verificare i cambiamenti posturali e testare le nuove modifiche da fare sull'equilibratore e infine se necessario, dalla logopedista per imparare la terapia mio-funzionale di rieducazione linguale.
É un metodo semplice, pratico, logico ed economico.
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Equilibrio e armonia sono le mete a cui tende l’Equilibriodonzia, che raccoglie l’eredità della tradizione del funzionalismo e la integra con le più recenti acquisizioni scientifiche. Il suo percorso nasce dalla consapevolezza che le malocclusioni sono sempre legate a un’alterazione delle funzioni del cavo orale e questo a sua volta ha profonde ripercussioni sulla salute generale e sulla postura.
Infatti lo sviluppo della bocca è determinato dalle sue funzioni, che si organizzano a partire dalla tredicesima settimana di vita intrauterina, a partire dall'inizio della deglutizione, a partire dalla nascita, con la respirazione e la suzione, alla comparsa dei denti decidui e con la masticazione.
Il riconoscimento di un legame tra funzioni vitali alterate e comparsa di patologie organiche si può far risalire addirittura a Ippocrate ed è stato continuo oggetto di studio sino ai giorni nostri. Un’esperienza decennale ha permesso di osservare una relazione sistematica tra una bocca disequilibrata (e quindi un’anomalia funzionale) e svariate patologie, tra le quali cefalee, quadri dolorosi del rachide e delle articolazioni, dislessia, deficit di attenzione e iperattività, malattie della sfera ORL, roncopatie e apnee notturne, problematiche allergiche e disturbi dell’equilibrio
Il cavo orale si è rivelato fondamentale anche per la plasticità del sistema nervoso: le ghiandole salivari produco svariati fattori di crescita nervosa e la scoperta della neurogenesi nel cervello adulto suggerisce che le possibilità per la neuroplasticità siano maggiori di quello che si supponeva inizialmente.
Dal punto di vista terapeutico l’Equilibriodonzia si avvale di dispositivi funzionali mobili non invasivi, gli Equilibratori MEA, che rappresentano l’evoluzione più attuale degli attivatori di Soulet-Besombes.
A differenza di prodotti simili presenti sul mercato:
- sono costruiti in quattro diversi materiali, atossici e anallergici, di differenti durezze;
- supportano le modifiche che vengono via via introdotte per fornire nuove stimolazioni e sono indispensabili per il successo terapeutico.
Il trattamento con gli Equilibratori MEA determina un’efficace rieducazione delle funzioni vitali del cavo orale, attraverso la quale si ottiene un’armonizzazione della bocca, con profonde ricadute positive sulla salute sistemica.
Elena 12 anni
18 mesi di equilibratore
Morso aperto.
Inizio terapia
Fine terapia
Sergio 47 anni
24 mesi di equilibratore
e rialzi occlusali
e rialzi occlusali
Terza classe scheletrica,
equilibratore e rialzi.
equilibratore e rialzi.
Inizio terapia
Fine terapia
Erica 10 anni
24 mesi di equilibratore
Seconda classe scheletrica,
morso profondo.
morso profondo.
Inizio terapia
Fine terapia
Giulia 8 anni
24 mesi di equilibratore
Morso coperto.
Inizio terapia
Fine terapia
Giada 9 anni
12 mesi di equilibratore
Tendenza terza classe,
morso inverso anteriore.
morso inverso anteriore.
Inizio terapia
Fine terapia
Fabio 10 anni
24 mesi di equilibratore
Cross a sinistra,
morso coperto.
morso coperto.
Inizio terapia
Fine terapia
Caso studio
Enrica 10 anni
Enrica Prima
Enrica Dopo
Sintomi iniziali
Dopo 24 mesi
Diagnosi
Enrica presentava un morso parzialmente coperto (i denti sopra coprono quasi completamente quelli sotto), con una bocca tendente alla seconda classe.
Risultato
Dopo 2 anni utilizzando l’attivatore il morso di Enrica si è alzato. Ora i denti dell’arcata superiore coprono solamente di un velo quelli dell’arcata inferiore. Inoltre il palato si è espanso di circa 3 mm dando vita ad una bocca più armoniosa.
Caso studio II
Davide 15 anni
Davide Prima
Davide Dopo
Sintomi iniziali
Dopo 15 mesi
Diagnosi
Davide prima di cominciare il trattamento con l’attivatore presentava seconda classe con mandibola retrusa abbastanza evidente.
Risultato
La mandibola di Davide dopo 15 mesi di trattamento si è riposizionata anteriormente nella posizione corretta con aumento della dimensione verticale.
Caso studio III
Sabrina 14 anni
Sabrina Prima
Sabrina Dopo
Sintomi iniziali
Dopo 12 mesi
Diagnosi
Sabrina inizialmente presentava una seconda classe con mandibola retrusa e il morso coperto.
Risultato